mercoledì 16 giugno 2010

Trasparenza, imparzialità e razzismo

La legge n. 241 del 7 agosto 1990 rappresenta un punto di svolta per la trasparenza nei procedimenti amministrativi, con particolare riferimento alle Pubbliche Amministrazioni.

L'introduzione di un termine preciso per la conclusione del procedimento amministrativo relativo ad istanze presentate caratterizza in modo positivo ed universale la trasparenza e l'imparzialità delle amministrazioni.

Con la Legge n. 69 del 18 giugno 2009 approvata dal Parlamento Italiano a maggioranza di destra, vengono modificati vari articoli tra i quali l'art. 2 introducendo una eccezione all'obbligo della conclusione del procedimento amministrativo, in base alla cittadinanza; la nuova versione dell'art. 2 nella parte finale del comma 4 recita:
I termini previsti non possono comunque superare i centottanta giorni, con la sola esclusione dei procedimenti di acquisto della cittadinanza e di quelli riguardanti l'immigrazione.

L'Amministrazione non ha quindi più alcun obbligo di rispondere alle istanze relative anche se la documentazione è in regola e il richiedente possiede tutti i requisiti previsti dalla legge!